sabato 14 luglio 2012

Il consulente va nell'ufficio con mutuo a tasso variabile di Pavia

colleghi fancazzisti che tacciano chiunque di fancazzismo

Il consulente, capita, non si sente abbastanza amato dai colleghi. Allora, per difendersi dall’emarginazione sociale di cui si sente vittima, crea un mondo fantastico dove immagina cose inverosimili lontane dalla realtà tipo avere una casa ordinata, la pancia piatta, i capelli. Poi, la tragedia di non avere la casa ordinata, la pancia piatta, i capelli lo riporta bruscamente alla realtà. E, come tutti i consulenti, si mette davanti al computer fingendo di lavorare, battendo le letterine sul computer che vuol dire tutto e non vuol dire niente. Spesso scrive ai suoi amici per elaborare il lutto  della proria squadra retrocessa in Lega Pro, o per organizzare una sbronza mastodontica che gli deformerà la faccia che manco un’operazione maxillo-facciale, o per pianificare la costruzione di un ponte levatoio rotante di importanza strategica per fuggire dall’ufficio all’occorenza. E queste cose le scrive mentre i suoi colleghi invidiosi dall’altra parte della scrivania si preparano a distruggerlo non tanto come consulente, ma come uomo, e a tacciarlo di fancazzismo mentre loro a piedi nudi sotto la scrivania giocano con gli alluci smaltati di rosso a fruit ninja.

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