giovedì 5 luglio 2012

Breve reportage sulle zanzare tigre negli appartamenti subaffittati di Pavia

Studenti pavesi barricati in casa per sfuggire alle zanzare tigre

Due studenti di 27 e 25 anni, Loco e Vico, hanno vissuto l' adolescenza innalzando barricate nel loro appartamento subaffittato di Pavia e non ne sono mai usciti neanche per tornare dai loro genitori. Una tragica, quasi impietosa prigionia dovuta al provvedimento dei genitori stessi di risparmiare ai figli il contatto incauto con le zanzare tigre. Ma non si tratta di un caso isolato. In questi ultimi anni si è fatta sempre più fitta la segregazione degli studenti a causa dell' emigrazione di zanzare equipaggiate di minipimer che, abbandonate risaie, stalle e ovili, sono accorse negli appartamenti subaffittati in cerca di giovani a cui scassare il cazzo. Soli, depressi, con il cervello e lo stomaco che funzionano ormai a scartamento ridotto, i ragazzi hanno ammesso che preferirebbero essere rinchiusi in carcere: ma la loro richiesta di cambiamento e riduzione della condanna è stata freddamente respinta dai familiari. Il dramma di Loco e Vico, barricati in casa e incollati alle facezie del televisore da mane a sera, è condiviso a Pavia da legioni di studenti che faticano a raggiungere l'Università e quindi a conseguire un semplice attestato, per non parlare di diploma o di laurea. È quanto emerge dalla conversazione col vicepreside dell'Università di Pavia, Bieco Lulele, che ha dedicato gran parte della sua vita all' insegnamento nei centri CEPU: “Sono tante le famiglie che non mandano i figli all'Università - esordisce - per il timore che vengano aggrediti o rapiti dalle zanzare più violente. Con gli studenti non parliamo mai del fenomeno delle punzecchiature. È una cosa mostruosa e non capirebbero”.

2 commenti:

  1. Allora il fenomeno che in certuni si riscontra - il ricoprirsi di un vello scuro che tracima sin sulle gote - sarebbe una mutazione genetica che favorirebbe l'adattamento e la sopravvivenza...

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