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colleghi fancazzisti che tacciano chiunque di fancazzismo |
Il consulente, capita, non si sente abbastanza amato dai colleghi.
Allora, per difendersi dall’emarginazione sociale di cui si sente vittima, crea
un mondo fantastico dove immagina cose inverosimili lontane dalla realtà tipo
avere una casa ordinata, la pancia piatta, i capelli. Poi,
la tragedia di non avere la casa ordinata, la pancia piatta, i
capelli lo riporta bruscamente alla realtà. E, come tutti i consulenti, si
mette davanti al computer fingendo di lavorare, battendo le letterine sul
computer che vuol dire tutto e non vuol dire niente. Spesso scrive ai suoi
amici per elaborare il lutto della
proria squadra retrocessa in Lega Pro, o per organizzare una sbronza mastodontica
che gli deformerà la faccia che manco un’operazione maxillo-facciale, o per
pianificare la costruzione di un ponte levatoio rotante di importanza strategica per
fuggire dall’ufficio all’occorenza. E queste cose le scrive mentre i suoi
colleghi invidiosi dall’altra parte della scrivania si preparano a distruggerlo
non tanto come consulente, ma come uomo, e a tacciarlo di fancazzismo mentre
loro a piedi nudi sotto la scrivania giocano con gli alluci smaltati di rosso a
fruit ninja.